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Allenamento si, allenamento no: questo è il dilemma

Scritto da

allenamento dilemma sito

Allenarsi o non allenarsi, questo è il dilemma. 

Devo dire che è coraggioso iniziare in questo modo un articolo dedicato ai professionisti di questo settore. Ma se ci pensi, ha senso.

Seguimi, ora ti spiego tutto.

Ormai in giro si sente tutto e il contrario di tutto riguardo l’allenamento. Sappiamo bene che è una forma di prevenzione fondamentale, certi studi dimostrano che faccia bene al corpo al pari di un farmaco. Ma senza gli effetti collaterali. 

Questo in un mondo puramente idilliaco. O nella perfezione di un laboratorio. 

La realtà purtroppo è ben diversa, e spesso questi effetti collaterali ce li presenta in un conto fin troppo salato. 

Troppo spesso direi. 

Tanto da portarci a chiederci se veramente stiamo dando del valore aggiunto ai nostri clienti, oppure se stiamo solamente rubando loro del tempo (oltre ai soldi in cambio delle nostre prestazioni, e se sei un trainer Cross Cardio si tratta di parecchi soldi)

Il problema è che la risposta a questa domanda, la puoi trovare solo dentro di te. 

Si lo so, fa molto discorso spirituale, ma credimi che è molto più pratico di quello che pensi.

Uno studio pubblicato su Lancet nel luglio 2012, analizza tutti gli studi condotti fino a quel momento sull’argomento in Inghilterra, e correla la pratica di uno sport ad una riduzione del rischio di mortalità per tutte le cause, addirittura tra il 20 e il 40%, rispetto a chi non fa sport. 

Già di per sé mi sembra una motivazione più che valida per praticare sport. 

Se ci pensi, significa che i tuoi clienti hanno due possibilità in più su 5 di avere una vita lunga e in salute. Un testa o croce in più insomma. 

Direi che per te è una bella responsabilità. 

Addirittura, suggeriscono di segnare la pratica di esercizio fisico nelle cartelle cliniche dei pazienti. 

Il risultato finale di questo studio dimostra che lo sport non solo è un fattore di prevenzione individuale, ma anche a livello di popolazione!

Significa che praticare sport è una misura di prevenzione consigliata dagli istituti per la salute pubblica, perché porta ad un miglioramento della salute di tutta la nazione. Che si traduce in minori spese per il Sistema Sanitario Nazionale, che di conseguenza funziona meglio per tutti. 

Ma questo già lo sapevi. In fondo sei tu il primo portavoce e promotore di questi studi (o per lo meno, dovresti esserlo).

Lo stesso studio tuttavia dimostra anche che alcuni sport hanno un elevato rischio di infortuni. 

Punto e a capo quindi.

A complicare ancora di più le cose, se leggiamo bene quello che c’è scritto, suggerisce che la prevenzione per questi infortuni consiste nella..pratica stessa di attività fisica!!!

È infatti noto ormai da anni che il rinforzo muscolare sia la miglior prevenzione contro gli infortuni, così come il rinforzo cardiaco lo sia contro la mortalità per cause cardiache (attualmente il 50% delle cause di morte nei Paesi industrializzati). E così come il rinforzo del sistema immunitario lo sia contro tutte le altre malattie.

Tutti effetti ben noti dello sport.

Come vedi, la logica è la stessa. 

“Frena frena..anni di studi e in due frasi sei riuscito a confondermi..”

Lo so, lo so che stai pensando questa cosa, ma lascia che chiarisca il concetto. 

La differenza tra lo sport in cui ci si possa far male, e lo sport che ti previene gli infortuni, sta nella pratica. Sarebbe a dire, ci sono cibi che fanno bene e cibi che ti fanno stare male. Non è l’atto di mangiare in sé che faccia male: dipende da quello che mangi.

La stessa cosa vale per lo sport. 

Sembra banale detto così, eppure nella vita di tutti i giorni capita: riscaldamento inadeguato, un carico un po’ troppo alto e quindi tecnica sbagliata, il nervosismo di quel cliente che deve scaricare lo stress del lavoro..e poi ti trovi il messaggio del giorno dopo. 

“Scusa ho la schiena bloccata, mi sa che abbiamo fatto male qualche movimento..il medico mi ha detto di non far sport per venti giorni”

E tu ti sei bruciato un mese di compensi di quella persona. Sempre che poi torni, ovviamente.

Ti è mai capitato?

A questo punto forse conviene far sposare la teoria con la pratica. 

Potresti passare anni a studiare per risolvere questo problema e, per carità, la strada dello studio è sempre valida. 

Incoraggio molto il continuo aggiornamento, e io stesso spendo cifre astronomiche per tenermi aggiornato. 

Tuttavia, questo lavoro l’ho già fatto io per te, e sarebbe quanto meno inefficiente da parte tua dover ripercorrere tutto quanto. Sarebbe uno spreco di risorse incredibile, considerando che nel mio percorso c’è anche una laurea in fisioterapia. 

Quindi, la seconda opzione è quella di partecipare alle mie formazioni, e prendere il condensato di anni di esperienza, di studio e sul campo. Anni di clienti allenati senza mai avere un solo infortunio, ma solamente tanti tanti progressi. 

Una soluzione intelligente, che ti permetterebbe di risolvere ogni tuo problema DA SUBITO, e di avere tempo da dedicare per ampliare ulteriormente le tue conoscenze, continuando ad aggiornarti fino ad un livello sempre più alto. 

Perciò fai un regalo alla tua professionalità, e impara subito il sistema migliore per portare i tuoi clienti ai risultati che vogliono, senza alcun intoppo!  

Ti aspetto!

Jairo

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