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Il mondiale dei record!

Scritto da

messi sito

Si è appena concluso il campionato mondiale di calcio 2022 o Coppa del Mondo FIFA Qatar 2022 (in arabo: 2022 كأس العالم الفيفا,), ed è stato il mondiale dei record sotto molti punti di vista.

Innanzitutto, è stato il primo campionato mondiale tenutosi nel Medio Oriente e nel mondo arabo, nonché l'ultima edizione del torneo ad aver previsto la partecipazione di 32 nazionali, infatti nel 2026 i partecipanti saranno 48. 

Chissà che in questo modo anche l’Italia riesca a qualificarsi finalmente

Altro primato, per la prima volta non si è giocato nei mesi di giugno e...

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...luglio viste le temperature proibitive, ma in quelli di novembre e dicembre. 

Tuttavia, i veri numeri si sono visti sui campi di gioco.

Innanzitutto, è stato il primo mondiale in cui così tante partite siano state decise ai rigori. Segno di una competizione equilibrata dal punto di vista tecnico. 

La finale, nello specifico, è stata la prima, dopo i famosi mondiali del 2006, a finire oltre il triplice fischio. 

Tuttavia un calciatore in particolare è stato il protagonista indiscusso di questa edizione. 

Sto parlando di Leo Messi.

Ancora una volta il Campione argentino ci ha dimostrato di essere un giocatore eccezionale, e questa volta lo ha fatto entrando nella storia. 

Non solo per aver portato la sua Argentina a vincere il terzo titolo iridato, ma anche perché ha vinto in prima persona degli scontri diretti che lo consegnano direttamente all’Olimpo del calcio. 

Classe 1987, l’argentino ha segnato il suo undicesimo gol in una competizione mondiale, battendo il precedente record del connazionale Batistuta (fermo a 10) e laureandosi il miglior marcatore della nazionale Albiceleste di sempre. 

Inoltre ha raggiunto anche il risultato di Kylian Mbappé, suo rivale nella classifica marcatori e in finale. Questa sfida gli è quasi costato il campionato, visto che il francese ha segnato il goal del 3-3 portando la partita ai rigori. 

Tuttavia il titolo più prestigioso per il trentacinquenne di Rosario è quello che lo vede come contendente diretto di Maradona, per il riconoscimento di miglior giocatore della storia. 

Per qualcuno è blasfemo solo immaginarlo, altri si sono dovuti ricredere, altri ancora non hanno trovato una risposta. 

Guardando i numeri non c’è partita: Messi vince a mani basse sullo storico capitano del Napoli.

Del resto El Pibe de Oro ci ha abituato ad un calcio superbo, giocate ai limiti dell'immaginabile e imprese che facciamo fatica a credere possibili guardando Holly e Benji. 

Per la Pulce, anche solo essere paragonato a Diego Armando, è davvero un onore che di sicuro vale molto di più di qualsiasi scarpa d’oro.

Ad ogni modo i tifosi della nazionale campione del mondo hanno accolto in modo positivo questa “sfida”, accompagnando le partite della propria squadra con cori che inneggiavano ad entrambi i campioni.

Tornando alla competizione, non sono mancate critiche e controversie intorno a questa edizione del Mondiale FIFA. A partire dalla scelta della cornice Qatariota, fino ad arrivare alle delicate questioni sui diritti umani. Si parla sia di condizioni di lavoro dubbie, che soprattutto del rispetto dei diritti LGBT nei Paesi arabi, che porta alla luce un dilemma ancora più grande.

Quello dello scontro tra culture, tra il mondo libero e quello dispotico di un modo di pensare ancora troppo legato ad un maschilismo e ad un machismo che definirei medioevale.  

Si parla infatti di un tema attualissimo e molto delicato, osteggiato da una cultura sotto certi aspetti ancora molto arretrata. 

Senza fare nessuna discriminazione ovviamente, ma il dato di fatto è che il codice penale Qatariota preveda tra i reati l’omosessualità, punendola con il carcere

Altro fatto oggettivo nel corso della manifestazione: gli addetti alla sicurezza negli stadi hanno confiscato capi d'abbigliamento arcobaleno, bandiere con arcobaleni, legati o meno al Pride, ed hanno intimidito i tifosi 

Prima del fischio d'inizio della partita inaugurale del Gruppo E, la Germania ha posato nella foto di squadra portandosi la mano destra davanti alla bocca. Questo era inteso come segno di protesta nei confronti del divieto applicato dalla FIFA verso la decisione del portiere Manuel Neuer di indossare la fascia da capitano riportante la scritta "One Love", in difesa dei diritti LGBT ripetutamente violati nell'Emirato.

Pochi istanti dopo la decisione presa, con un comunicato postato sui propri account social, la Federcalcio tedesca ha spiegato così la protesta dei propri calciatori:

"Con la fascia indossata dal nostro capitano, avremmo voluto dare l'esempio dei valori che animano la nostra Nazionale: diversità e rispetto reciproco. Urlare questi valori insieme alle altre Nazioni. Non si tratta di un messaggio politico: i diritti umani non sono negoziabili. Questo dovrebbe essere evidente. Ma purtroppo non lo è ancora. Ecco perché questo messaggio è così importante per noi. Negarci la fascia equivale a toglierci la parola. Manteniamo la nostra posizione."

Lo sport, da sempre icona e bandiera del rispetto e dell’uguaglianza, è stato inserito in una cornice con cui stride fortemente.

Forse, più che i criteri economici, la sede di una competizione come questa, dovrebbe essere valutata per quelli culturali e per il rispetto dei diritti umani.

A presto.

Jairo

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