Una statistica sul tasso di sopravvivenza delle partite iva in Italia ci suggerisce una situazione abbastanza preoccupante
- 50% chiude nei primi due anni
- 80% nei primi 5
- 96% non arriva al decimo anno
Sono dati agghiaccianti!
Quando li ho letti, da titolare di partita iva, ho sentito il sangue gelarsi nelle vene.
Significa che se siete in 10 pt in palestra, tra 10 anni probabilmente solo uno di voi sarà ancora li.
Sarai tu?
Personalmente te lo auguro con tutto il cuore. Ma purtroppo in un’Italia in cui la situazione socio economica è più che mai precaria come ora, e in cui le partite iva vengono continuamente schiacciate dalle tasse, augurare non credo serva a molto.
Bisogna fare qualcosa di concreto.
E bisogna farlo subito.
Poco tempo fa leggevo un articolo di business che sembra scritto apposta per te.
Parlava dei 5 baci della morte di un’impresa.
In pratica, ci sono 5 caratteristiche che se presenti in un business possono aumentare drasticamente le chance di farti fallire.
Vediamole insieme:
- Avere un business geolocalizzato
- Impossibile da riconvertire online
- Non far parte di un gruppo
- Basato su transazioni piccole
- Che vende commodity
Cerchiamo di capire cosa significa.
AVERE UN BUSINESS GEOLOCALIZZATO
Business geolocalizzato significa fortemente legato ad un luogo specifico. Il classico esempio della bottega di paese, che non si può spostare e che per forza di cose può contare solo sui clienti del paese stesso. Faresti 30km in macchina per andare a comprare due ceppi d’insalata?
Vedo che hai capito.
Ma penso tu capisca ancora di più se ti chiedessi: faresti 30km per andare in palestra? I tuoi clienti li farebbero?
Se tu decidessi di spostarti a lavorare nel centro fitness di ultima generazione del paese a fianco al tuo, i tuoi clienti ti seguirebbero?
Per quanto sono sicuro che tu stia pensando “ma certo i miei clienti sono affezionati a me”, in cuor tuo sai che non è così.
E l’ho vissuto decine di volte con colleghi che hanno cambiato centro, e che hanno perso il 95% dei loro clienti.
Questo porta direttamente al punto successivo.
VENDI UNA COMMODITY
La definizione di Wikipedia di commodity è:
“Commodity è un termine inglese che indica un bene per cui c'è domanda ma che è offerto senza differenze qualitative sul mercato ed è fungibile, cioè il prodotto è lo stesso indipendentemente da chi lo produce, come per esempio il petrolio o i metalli.”
So già che al solo leggere queste righe, ti ribolle il sangue.
“Io non sono indifferenziato, il mio servizio è differente! Io sono un professionista” e bla bla bla.
Certo, tutti d’accordo.
Ma il problema è che i “civili” non lo sanno, o per lo meno non riescono a percepire questa differenza.
Loro non se ne intendono di allenamento, perché sennò non darebbero dei soldi a te.
Paradossalmente, il fatto di sapere a menadito la fisiologia dell’allenamento non ti distingue. Conta quello che fai percepire.
E siccome la maggior parte dei trainer non è molto forte dal punto di vista di una solida formazione commerciale, il finale già scritto di questa storia è farsi la guerra dei prezzi
Il che ci porta direttamente al terzo punto.
IL TUO BUSINESS SI BASA SU TRANSAZIONI PICCOLE
Quanto chiedi all’ora?
Ok non mi interessa saperlo. L’importante è che lo sappia tu.
Per quanto questo prezzo possa essere alto, comunque si tratta di qualche decina di euro per ogni ora di lezione.
Qualche centinaio di euro a pacchetto, che va esaurendosi in media in un paio di mesi.
Capisci bene che a livello di business non sono cifre sostenibili.
Basta un colpo di vento per farti finire al tappeto.
Devo ricordarti cos’è successo negli ultimi due anni, e quanti dei tuoi colleghi sono spariti come dei ninja senza lasciare traccia?
Avere un business basato su transazioni così piccole purtroppo non aiuta, non è una strategia che ti permette di costruire delle solide basi e programmare una crescita.
Il che ci porta direttamente al punto successivo.
IMPOSSIBILE DA RICONVERTIRE ONLINE
Ok, frena l’entusiasmo, tigre.
Non sto parlando di avere una pagina instagram con trentordici mila follower che ti mettono mi piace alla storia del buongiorno del mattino.
Sto parlando di un business online, qualcosa che ti porti clienti paganti con una certa regolarità.
Qualcosa come un sito, con funzione e-commerce, su cui scrivi magari qualche articolo, almeno per giustificare alle persone perché dovrebbero dare i loro soldi e la loro fiducia proprio a te e non spendere la metà con Kayla Itsines.
Un minimo di SEO e qualche sponsorizzata su Facebook, Instagram e Google.
Se senti che sto parlando una lingua straniera e pensi che queste cose da nerd a te non servano, tranquillo, continua pure a fare posing su tiktok e a gasarti con i like delle dodicenni in tempesta ormonale.
Se invece anche tu sai benissimo che senza tutte queste cose non puoi dire di avere una presenza online, continua a leggere.
Il problema specifico di questo punto non è tanto il fatto che il tuo lavoro si possa o meno prestare a questa attività.
Per fortuna il lavoro del trainer trova online la sua massima espressione, almeno da un punto di vista commerciale.
Il problema è che per fare tutto questo servono soldi e persone che ti aiutino. Quindi soldi + altri soldi.
A meno che tu oltre che un trainer non sia anche un esperto di marketing con delle spiccate capacità grafiche, di video making e web.
Oppure certo, puoi metter su un sito alla buona e sperare che i tuoi competitor siano più alla canna del gas di te...
Quest’analisi sommaria dei costi ci porta a considerare l’ultimo punto, ovvero
NON FAR PARTE DI UNA CATENA
L’unione fa la forza dicono. E in questo caso è più che mai vero.
Ricordi quanto detto poco fa? Ti serve qualcuno che faccia la pagina web, qualcuno che ti scriva gli annunci, qualcuno che ti faccia le grafiche, qualcuno che ti registri e monti video e foto, eccetera eccetera.
Da solo è difficile sobbarcarsi tutti i costi e pensare di marginarci pure.
Non rimane attaccato granché.
Ma se fai parte di una catena, un’organizzazione più grande, il budget su cui puoi contare è sicuramente maggiore. E magari ti può pure andare bene che queste cose le ha già fatte chi ha fondato questa catena..
Insomma, diciamo che il tuo lavoro ha la grossa fortuna di potersi ritrovare facilmente da entrambi i lati di queste caratteristiche: le può avere tutte e quindi essere in balia del primo soffio di vento, oppure può essere solido e non soffrire di nessuno di questi problemi, ed esser destinato a prosperare.
Sinceramente, la maggior parte dei trainer che conosco purtroppo si trova nel primo caso più che nel secondo.
Ma ne conosco 1235, che ho formato personalmente, che si stanno sempre più spostando verso la parte prosperosa di questa classifica.
E nel prossimo articolo di questa mini serie ti spiego come hanno fatto.
Stay tuned!