Fammi indovinare: sei un personal trainer, che lavora solo one to one.
Diciamo che per mille tuoi motivi sei finito su questo blog, e ti sei ritrovato a leggere contenuti tutti riferiti a questo fantomatico corso di gruppo chiamato Cross Cardio.
Magari hai pure visto nel palinsesto del tuo centro qualche ora in programma.
E giustamente hai storto il naso, perché tu fai il personal trainer, non sei un animatore turistico che fa ballare le persone.
Continuiamo la mini serie di articoli che abbiamo iniziato la settimana scorsa, dedicata all’evoluzione professionale che ti porterà a diventare il famigerato PT 2.0.
Oggi voglio parlarti di un aspetto troppo spesso sottovalutato, ma decisamente cruciale.
Il potere di una parola.
Quante volte vedi in palestra persone che stanno decisamente sbagliando gli esercizi?
Direi che è una situazione all’ordine del giorno.
Negli anni ho avuto la possibilità di conoscere un numero impressionante di pt.
La maggior parte di loro (per non dire tutti) si affidano allo stesso sistema di acquisizione dei clienti: il passaparola.
Questo famigerato strumento re della lead generation nelle palestre di tutta Italia, vanta successi da record.
Personal trainers che sostengono abbia portato loro decine e decine di clienti, parenti di clienti, amici di clienti, conoscenti di clienti, haters di clienti.
Eccoci qui finalmente con il secondo articolo di questa mini serie.
Car@ pt
Partiamo subito con le cattive notizie.
Lo so, non si dovrebbe fare. O almeno, così dicono..
Ma a noi non importa quel che “si dovrebbe fare”. Mi importa solo quel che è giusto che tu sappia.
E questo, beh, lo devi proprio sapere..
Diciamocelo
Fare il trainer è il lavoro più bello del mondo.
Hai a che fare continuamente con decine di persone diverse, e lo fai in un clima disteso perché li prendi nel momento che dedicano a loro stessi.
Sei costantemente immerso nella tua passione, il fitness. Lo vivi e lo respiri h24.
Hai la fortuna di fare un lavoro attivo, senza stare tutto il giorno seduto dietro una scrivania o peggio davanti allo schermo di un computer, con gli occhi che ti fanno male e la schiena che urla pietà.
Oggi voglio raccontarti qualcosa del mio passato.
Un periodo che per certi versi mi sembra talmente lontano da non essere nemmeno parte della mia vita, ma per altri i ricordi sono così forti che se chiudo gli occhi mi sembra di essere ancora li.
Sto parlando del periodo in cui ero un atleta di aerobica da competizione.
Probabilmente non conosci questo sport.
È molto simile alla ginnastica artistica, e consiste nell’eseguire una coreografia sulla pedana da ginnastica a ritmo di musica.
Ebbene, dopo l’intervista alla BBC news di qualche mese fa, oggi Cross Cardio ha avuto l’onore di apparire in una classifica stilata niente meno che da La Repubblica.
Ma lascia che ti spieghi.
È iniziato il count down iniziato, mancano ufficialmente meno di 30 giorni all’inizio dell’edizione 2022 di Rimini Wellness.
Se mi conosci da un po’, sai che faccio questo lavoro da più anni di quelli che vorrei ammettere.
Di solito chi guarda da fuori tende a pensare che man mano che si accumula esperienza diventa sempre più facile creare allenamenti efficaci e divertenti.
Beh, lascia che ti dica che per me non è così.
Da quando insegno mi capita spesso di sentire colleghi lamentarsi delle persone che seguono i loro corsi
Si lamentano del fatto che non sono attenti, che non capiscono le istruzioni più elementari, o che addirittura appena gli si dà un po’ di confidenza la lezione rischia di trasformarsi in ricreazione
Succede anche a te?
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