Ebbene, diciamoci la verità
Il fatto che in Cross Cardio si dia focus primario al cuore, è un po’ il segreto di Pulcinella.
Voglio dire, in tutti i corsi fitness il cuore viene sollecitato in maniera più o meno intensa, e di conseguenza ne esce rinforzato ed allenato.
Non c’è bisogno che sia io a dirtelo, lo sai benissimo anche da solo/a
Eppure..
Fammi indovinare: sei un personal trainer, che lavora solo one to one.
Diciamo che per mille tuoi motivi sei finito su questo blog, e ti sei ritrovato a leggere contenuti tutti riferiti a questo fantomatico corso di gruppo chiamato Cross Cardio.
Magari hai pure visto nel palinsesto del tuo centro qualche ora in programma.
E giustamente hai storto il naso, perché tu fai il personal trainer, non sei un animatore turistico che fa ballare le persone.
Sono sicuro che ti sarai chiesto almeno una volta: ma perché devo fare la formazione di Cross Cardio?
Ma soprattutto, perché le persone dovrebbero venire alla mia lezione di Cross Cardio? Dopo tutto, i palinsesti delle palestre sono pieni di corsi che in fondo, agli occhi degli utenti, si somigliano tutti. Perché mai aggiungerne un altro?
Nell’articolo di oggi voglio spiegarti il perché di questa scelta, in modo che tu capisca la natura più intima di Cross Cardio.
Devo dirti la verità. Anche io mi sono posto questa domanda prima di creare Cross Cardio. Inutile girarci intorno, senza una risposta a questa domanda, il mio metodo non avrebbe senso di esistere.
Fammi indovinare: sei un personal trainer, che lavora solo one to one.
Diciamo che per mille tuoi motivi sei finito su questo blog, e ti sei ritrovato a leggere contenuti tutti riferiti a questo fantomatico corso di gruppo chiamato Cross Cardio.
Magari hai pure visto nel palinsesto del tuo centro qualche ora in programma.
E giustamente hai storto il naso, perché tu fai il personal trainer, non sei un animatore turistico che fa ballare le persone.
Continuiamo la mini serie di articoli che abbiamo iniziato la settimana scorsa, dedicata all’evoluzione professionale che ti porterà a diventare il famigerato PT 2.0.
Oggi voglio parlarti di un aspetto troppo spesso sottovalutato, ma decisamente cruciale.
Il potere di una parola.
Quante volte vedi in palestra persone che stanno decisamente sbagliando gli esercizi?
Direi che è una situazione all’ordine del giorno.
Negli anni ho avuto la possibilità di conoscere un numero impressionante di pt.
La maggior parte di loro (per non dire tutti) si affidano allo stesso sistema di acquisizione dei clienti: il passaparola.
Questo famigerato strumento re della lead generation nelle palestre di tutta Italia, vanta successi da record.
Personal trainers che sostengono abbia portato loro decine e decine di clienti, parenti di clienti, amici di clienti, conoscenti di clienti, haters di clienti.
Eccoci qui finalmente con il secondo articolo di questa mini serie.
Car@ pt
Partiamo subito con le cattive notizie.
Lo so, non si dovrebbe fare. O almeno, così dicono..
Ma a noi non importa quel che “si dovrebbe fare”. Mi importa solo quel che è giusto che tu sappia.
E questo, beh, lo devi proprio sapere..
Diciamocelo
Fare il trainer è il lavoro più bello del mondo.
Hai a che fare continuamente con decine di persone diverse, e lo fai in un clima disteso perché li prendi nel momento che dedicano a loro stessi.
Sei costantemente immerso nella tua passione, il fitness. Lo vivi e lo respiri h24.
Hai la fortuna di fare un lavoro attivo, senza stare tutto il giorno seduto dietro una scrivania o peggio davanti allo schermo di un computer, con gli occhi che ti fanno male e la schiena che urla pietà.
Oggi voglio raccontarti qualcosa del mio passato.
Un periodo che per certi versi mi sembra talmente lontano da non essere nemmeno parte della mia vita, ma per altri i ricordi sono così forti che se chiudo gli occhi mi sembra di essere ancora li.
Sto parlando del periodo in cui ero un atleta di aerobica da competizione.
Probabilmente non conosci questo sport.
È molto simile alla ginnastica artistica, e consiste nell’eseguire una coreografia sulla pedana da ginnastica a ritmo di musica.
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